Ed ecco che dopo un anno escono fuori certi video! Ebbene si, il vostro Merlino alle prese con il reggae! Questo video risale esattamente ad un anno fa, quando in occasione del compleanno di OneBlow, cantante reggae-hip hop di Brindisi, si decise di mettere su una serata ed un gruppo per l'occasione, i Kà Kà Funk! Dopo un repertorio di riddim (brani standard del reggae), quì era il momento della Jam tra i cantanti che erano lì nel locale! Enjoy!
C’è chi continua a dire che la musica è soltanto
un passatempo, come c’è chi continua a dire che un musicista per
affermarsi deve scendere a compromessi con il suo pubblico e c’è chi
dice che per salvare la musica bisogna attuare una rivoluzione. Ma
nessuno di coloro che “dicono”, si mette mai ad ascoltare il proprio
istinto, il proprio gusto, la musica come va ascoltata.
Tra “studiosi”
di musica e, paradossalmente, anche non studiosi, si parla spesso di
una massa, che rovina il mondo musicale, che “dà soldi a chi non ne
merita”, che “rovina le cose”. Io sinceramente ero tra questi, ma
tra le varie responsabilità di un ragazzo che sta crescendo, quando non
ho più avuto il tempo di pensare e dire, mi sono reso conto di come
stanno davvero le cose e di cosa è davvero importante nel mondo
musicale : l’istinto.
Senza troppe chiacchiere, la musica è un’arte,
quindi un linguaggio. Andando indietro nel tempo, la musica è nata come
imitazione dei suoni della natura (i musicologi mi correggano se
sbaglio), la natura creatrice, l’uomo ha riprodotto i suoni che sentiva
per provare un’estasi particolare, esplorare il mondo del proprio
animo; la musica è l’espressione di un artista che comunica i propri
sentimenti e le proprie sensazioni, con accordi, ritmi, fraseggi,
improvvisazioni, interpretazioni. Non metto in dubbio che ormai molta
musica è fatta solo per vendere, creata senz’anima,
ma possiamo ben osservare che di questa musica non rimane niente
perché è vuota e non sarà mai senza tempo e “l’artista” che l’ha
creata non sarà ricordato per sempre; quel tipo di “prodotto” non
significa niente. Allora, considerato questo, possiamo soltanto
affidarci al nostro istinto perché se un brano è stato fatto con il
cuore, parlerà al cuore e, al di la di tutte le discriminazioni
possibili (assurdo! Anche in musica), come tutti i discorsi, in tutte
le lingue, il brano va ascoltato, prima di poter dire che non significa
niente. E’ questo il senso della musica e, secondo me aiuterebbe di
più questo tipo di approccio a sistemare la situazione musicale in
decadenza, piuttosto che la continua critica...Meglio cercare il
positivo che lamentarsi sempre del negativo!